Nessuno di noi vorrebbe che il proprio sito venisse segnalato da Google come sito compromesso.
Dopo tutta la fatica tempo e risorse investite per realizzare il nostro sito, dopo essersi creati una reputazione in internet, dopo essere riusciti a indicizzare il proprio sito nel migliore dei modi sarebbe veramente spiacevole se durante la ricerca su Google questo venisse segnalato come “sito compromesso”.
Infatti se ciò dovesse succedere non è consigliabile visitare il sito. Per evitare che questo accada è sempre buona cosa fare manutenzione al sito.
I provider subiscono quotidianamente le conseguenze delle vulnerabilità di sicurezza che si trovano nei CMS di uso comune come WordPress, Drupal e Joomla.
Non smetteremo mai di ribadire che un aspetto importante per la sicurezza è abituarsi a fare manutenzione al sito web (di seguito una piccola guida da scaricare per tenere traccia della manutenzione fatta al sito).
Avere uno strumento che rileva queste “sensibilità” e magari ci invia una notifica con le vulnerabilità riscontrate dandoci la possibilità di poter intervenire tempestivamente abbassa di gran lunga se non addirittura annulla, la possibilità di essere classificati come sito compromesso. Nel frattempo avremo la certezza che il sito web continuerà a funzionare correttamente.
Alcuni vantaggi che si possono avere se disponiamo di questo strumento e che ci renderanno la vita molto più facile sono:
Gli hacker in genere vogliono approfittare delle risorse del server per attività di SPAM, attacchi DDoS, ecc, tuttavia, il sito viene esposto anche a rischi molto più gravi: la perdita di dati, furto di dati, o peggio ancora. Ogni violazione della sicurezza ti costa almeno una o più ore di lavoro per risolvere il problema. La Violazione della sicurezza ti costa cara.
Secondo W3Techs, circa il 29% del web gira su WordPress, Joomla o Drupal. Questo numero è in realtà molto più alto: 57%.
Questo lascia il 46% dei vostri siti web sfruttabili attraverso significative vulnerabilità di sicurezza.
Secondo una ricerca condotta da StopBadware e Commtouch, il 28% dei webmaster a cui il sito web è stato compromesso prende in considerazione l’idea di cambiare fornitore. Il Webmaster spesso da colpa al fornitore se il suo sito web viene compromesso.
Spesso non è in grado di risolvere il problema o non considera l’importanza di fare manutenzione.
Sul mercato ci sono molti prodotti gratuiti e non che possono aiutarci a fare manutenzione al sito.
Molti provider hanno in dotazione dei prodotti che fanno quotidianamente scansioni notturne, vediamo nel dettaglio qualche dato riscontrato:
Dal 25 Maggio 2018 è entrato in vigore il nuovo GDPR, che oltre a regolare le responsabilità del Provider Internet, identifica in maniera inequivocabile anche le responsabilità del proprietario del sito.
Monitoraggio costante delle vulnerabilità del sito e immediata risoluzione sono previsti nel GDPR (GDPR – art. 32, comma 1, par. d);
Aggiornamento giornaliero dei sistemi operativi, per garantire un’adeguata sicurezza dei dati personali, compresa la protezione, mediante misure tecniche e organizzative adeguate.
(GDPR – art. 5, comma 1, par. f).
Questo nuovo approccio al trattamento dei dati personali si estende a tutti i siti che operano sul territorio dell’Unione Europea o che interagiscono con i cittadini dell’Unione Europea.
A maggior ragione è necessario che venga fatta manutenzione al sito web se non si vuole rischiare di essere sanzionati.
Infatti chi non rispetta la normativa puo’ rischiare sanzioni fino a venti milioni di euro o al 4% del fatturato annuale dell’azienda.
E’ preferibile fare un piccolo investimento economico su un prodotto che ci risolva il problema piuttosto di dover pagare multe salate.